![]() Fino a 10 anni fa in Veneto, poter fare una degustazione di vini intesa come momento didattico e di conoscenza era difficile per mancanza di offerta. Oggi fortunatamente le occasioni ci sono, più o meno imperdibili…diciamo che sapendo scegliere si fanno delle belle esperienze così come è accaduto a me presso la cantina Ca’Lustra di Cinto Euganeo (Padova). Il titolo “Noé beveva Garganega?”, simpaticamente lasciava presagire che la Garganega ne fosse protagonista, ma non sapete quanto lo sia stata! Alla fine se Noé bevesse Garganega o fosse astemio non lo sapremo mai, ma di Garganega, leggasi anche Grecanico e loro fantastici discendenti se n’è degustata tanta e se n’è discusso. Il traghettatore di questo nostro viaggio attraverso i secoli è stato il padrone di casa Franco Zanovello che con passione e sapienza ha proposto 13 etichette, degustate tutte alla cieca, così come piace a me, quindi senza condizionamenti. Da nord a sud Italia, senza aver tralasciato le radici in Armenia e Giorgia di questo generoso vitigno, il viaggio per me ha avuto due tappe fondamentali. Il mio palato ha sussultato sul Catarratto 2018, Valdibella, prodotto in Sicilia, precisamente in Alto Belice: Valdibella è una cooperativa di agricoltori di Camporeale che hanno deciso di valorizzare il loro territorio riducendo il più possibile le differenze rispetto all’ecosistema originale della loro terra. Il Catarratto Extra Lucido degustato è caratterizzato da profumi buonissimi, tra i quali prevalgono le note di frutta e macchia mediterranea, e da un gusto di notevole equilibro, sorretto da una interessante nota minerale ed una spalla acida che dovrebbero assicurarne una discreta longevità. Inutile dire che sono alla caccia di qualche bottiglia per deliziare gli amici. Ma importanti sensazioni mi sono state regalate anche dal Soave DOC “Roccolo del Durlo” 2017 di Le Battistelle: decisamente complesso, senza dubbio e inequivocabilmente vulcanico, nel senso più bello che possa avere per un vino. Poi, per provocarvi e stupirvi cercherò di comprare una Malvasia di Candia “Ageno” 2014 di La Stoppa, vino naturale emiliano di cui dovrò berne ancora per capire come abbinarlo. Non è un vino per tutti, secondo me da solo senza abbinamento, è veramente difficile da capire. Ma un’idea folle ce l’ho, la proverò e vi saprò dire. Tutte le altre bottiglie (tranne due) erano interessanti…quali sono le due? Non ve lo dico. Prossima degustazione venite con me?
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AuthorGiovanni Marraffa Archives
Gennaio 2021
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