![]() Magari è domenica pomeriggio, siamo a casa e giochiamo a carte e il richiamo del salamino in frigo è troppo forte per resistere. Perché godere solo a metà? Beviamoci su qualcosa! La birra ci sta alla grande, ma magari ti stupisco con un ottimo Lambrusco. Così lo iniziamo ora e lo finiamo a cena con i tortellini in brodo, giusto per non farci mancare nulla. Il Lambrusco da decenni viene considerato alla stregua del vino in cartone, roba da feste di ragazzini alcolizzati (bei tempi quelli, 2.000 lire per 2 litri, bruciore di stomaco tutto incluso). Le cose sono cambiate da un pezzo, ma in pochi se ne sono accorti. Ebbene, sono qui per avvisarvi! Comprate il Lambrusco di qualità, ne resterete sorpresi e parecchio anche. Prezzo decisamente abbordabile, talvolta entro gli 8 euro, "bevibilità" fuori dal comune. Il mio preferito dopo diversi assaggi e tentativi è codesto eccellente prodotto di cantine Otello Ceci. Vi passerà ogni pregiudizio su questo nero di Lambrusco immediatamente, per gli altri se ne avete, basteranno due bicchieri e vi si scalderà il cuore. Lo versate nel bicchiere e ne apprezzate subito il colore rosso violaceo e una schiuma rosa accattivante. Al naso verrete subito immersi nel regno dei frutti di bosco, in particolare le fragole ed i lamponi. Già così varrebbe il prezzo, ma al gusto poi, leggermente abboccato, ma con una nota acida che ne berresti un litro da solo...non farlo, condividi con gli amici! Chi non beve in compagnia... Se siete invitati ad un aperi-cena e non volete portare la solita bollicina, portate Otello, che lui sa! L'etichetta in anteprima è quello della edizione limitata recante delle opere d'arte, connubio perfetto tra pittura e vino...quasi quanto l'Otello Ceci Lambrusco Emilia IGT e lo gnocco fritto con il crudo di Parma, quello non si batte.
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![]() La storia che per bere bene bisogna spendere tanto va sfatata, quanto meno in Italia mi vengono in mente qualche centinaia di bottiglie che meriterebbero la menzione. Ultimamente la mia passione low cost è questo Dolcetto d'Alba dell'azienda agricola Luigi Pira. Vale il viaggio a casa mia, o, se vi è più comodo, in enoteca. Poiché sono anche un po' geloso di questo vino però, non ve lo racconto troppo. Sappiate che io lo bevo praticamente a tutto pasto, chiaramente non su piatti particolarmente elaborati. Ha sentori molto delicati, ricorda un po' le susine degli alberi del nonno, un tannino ed un corpo che non ti aspetti da un Dolcetto. Non arriva a 10 euro di costo...andate a cena da amici e volete fare il figurone senza svenarvi? Andate tranquilli con un paio di queste bottiglie e poi venite a ringraziarmi per la dritta.
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AuthorGiovanni Marraffa Archives
Settembre 2023
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