Vino e Coronavirus

Citando un oramai noto cittadino di Vò: Coronavirus? Abbiamo l’alcol che ci protegge!
Bastasse questo saremmo a posto in tanti, ma purtroppo non è così. Fosse vero, non vedremmo la cancellazione di Pro Wein di Dusserdolf e di Vinitaly di Verona. Decisioni senza precedenti, ma inevitabili.
Per rendere l’idea della portata del problema, in Veneto, avete letto bene sì, in Veneto, il Governatore  Zaia ritiene che andare al bar a bere lo Spritz in questo momento sia un atto di irresponsabilità.
E allora mi sa che l’alcol no, non ci protegge.
Peccato! Sarebbe stato bello trangugiare una bottiglia di vino ed essere immuni da ogni rischio. Io volerei come Superman a proteggervi, il vostro Superdrinker.
La paura dilaga. Oggi è la paura, un altrettanto serio pericolo per questa nostra Italia. Succede che una partita di vino proveniente da Vò non venga accettata a Parma, perché priva di una certificazione, non esistente e non richiesta dalla legge, di sanità del prodotto dal Coronavirus. A neanche a 70 km da Parma, nel piacentino, si rimane basiti nel vedere cancellati ordini di Parmigiano Reggiano dalla Grecia sempre a causa della paura da Coronavirus.
Timori, questi ultimi, che vanno ben oltre quelle che sono le giuste accortezze da tenere in questo momento serio e difficile.
Cosa possiamo fare per la paura? Cercare di essere più razionali possibile, informarsi, questo è quello che sto cercando di fare io, ma lascio consigli su questi aspetti a chi ha più competenza. Così come consigli di natura sanitaria, facciamoli dare a chi ne ha titolo.
Forse possiamo scorgere un’opportunità in questa situazione. Potrebbe essere che volassimo troppo alto, che andassimo troppo veloce. Magari ora abbiamo più tempo da trascorrere a casa, con i bambini, per quanto tra mille pensieri e difficoltà, tra tante incertezze. E allora proviamo a riscoprire i piaceri piccoli, più modesti. Tra di essi colloco un calice di vino, rigorosamente italiano, per dare una mano alla nostra economia. Si potrebbero bere denominazioni non blasonate, magari locali, per riscoprire le nostre radici, ripristinare un contatto con la terra.
Un bicchiere di vino. Sicuramente non ci proteggerà dal Coronavirus, ma almeno allenterà la tensione.